VITO GIOVANNELLI

Vito Giovannelli incide ex libris da oltre vent’anni. Dalla stessa data esegue lavori di filatelia e marcofilia: settori della grafica a piccolo formato. Giovannelli, quindi, può essere considerato uno specialista della miniatura in bianco e nero. A me, in questa sede, interessa soltanto il suo lavoro di ex librista. Il suo primo ex libris risale al 1959: l’incise per il medico Giacinto Buttiglione. Da quella data hanno visto la luce più di 250 pezzi. Tranne una decina di “foglietti” intestati ad amici romagnoli e uno realizzato per Alberto Mastromatteo, amalfitano, commissionatogli da Delio Napoleone, raffinato collezionista pescarese,tutti gli altri sono abruzzesi. Magistrati, avvocati, alti prelati, sacerdoti, ingegneri, musicisti, docenti universitari e biblioteche hanno impreziosito i loro volumi col marchio inciso da Vito Giovannelli. Assiduo nel lavoro, fecondo nell’inventiva, intransigente nell’impianto grafico, nonostante la necessaria aderenza al tema proposto dal committente, il suo segno crea immagini sintetiche proprio come vuole la xilografia dalla quale spesso i suoi lavori derivano.

 

  • Tavola  1 di 2 - © Vito Giovannelli - Le opere riprodotte non corrispondono alle reali dimensioni delle matrici Tavola  2 di 2 - © Vito Giovannelli - Le opere riprodotte non corrispondono alle reali dimensioni delle matrici

 

Finezza di impostazione e rinnovamento tecnico, qui inteso come novità di taglio, sono le principali prerogative del suo lavoro di grafico; seguono la ricerca dell’immagine, in aderenza al soggetto da incidere nonché il senso dell’equilibrio e della misura, perché l’ex libris, oltre a dover essere valido sotto il profilo artistico, deve piacere per forma e contenuto.

Se si escludono sei composizioni riprodotte direttamente da disegni, i suoi ex libris si possono dividere in due settori: l’inciso e l’intagliato: nel primo si evidenzia l’impianto classico, legato al costrutto tradizionale; nel secondo si rinviene l’intaglio secco, che richiede forza di sintesi compositiva. Con questa difficile tecnica dell’incisione Giovannelli evidenzia panneggi senza ricorrere alla segnatura delle pieghe; imposta alberi senza delineare le foglie; definisce volti e profili senza ricorrere al costrutto anatomico. I suoi ex libris sono impeccabili per rigore compositivo, per il dosaggio dei bianchi e neri e dei vuoti e dei pieni. Nonostante il rigido e calcolato impianto, le sue opere hanno notevole fascino.

Amici collezionisti di ogni latitudine spesso,negli scambi di ex libris mi richiedono pezzi di Giovannelli.

Senza voler magnificare la sua attività di ex librista, che non può considerarsi un fatto marginale al suo lavoro di artista riporto,e la citazione si riferisce ai lavori del settore “inciso”,il giudizio di Pier Luigi Gerosa (Ex libris ad Appiano Gentile, Como,1978, pag. 110) per segnalare la sua notorietà in campo nazionale: “ Seguendo il filone xilografico che si rifà al De Carolis il Giovannelli riprende e ritrova con morbido segno il gusto della composizione e il candore della terra d’Abruzzo, sfondo costante al suo operare”. Cosi anche chi non conosce tutta la produzione di Giovannelli sente che l’Abruzzo aleggia nelle sue opere.

Il suo messaggio, ricco di realismo e contenuti d’arte, segue un percorso limpido e palpitante in una continua narrazione figurativa, inquadrata da una mente che riduce le immagini senza svenarle e sminuirle.

 

Giuseppe Cauti

Ex Libris, Encyclopaedia Bio-Bibliographical Of The Art Of The Contemporary Ex Libris

Edizioni: Artur Mario Da Mota Miranda, 4890, Celorico De Basto, Portugal, Pp.15-40