GLI EX LIBRIS PARLANTI di VITO GIOVANNELLI

… Il linguaggio di questi ex libris è reso essenziale attraverso una rigorosa sintesi della realtà rappresentata .La linea è protagonista con la sua sensibilità. Il tratto marcato e forte, il netto contrasto fra bianco e nero rendono il disegno potente e di immediata letturaLa semplicità e il fascino del “parlante”come l’originalità e la comprensibilità della quinta nuova strada indicata dall’ex librista pescarese, sono caratteri semantici che mirabilmente si trasferiscono a completare con immediatezza le peculiarità formali dell’ex libris parlante di Giovannelli, semplice e robusto nell’impostazione grafica, affascinante e originale nelle risoluzioni iconografiche, leggibile e godibile nell’armonia e nei contrasti delle parti e del tutto.

 

  • Tavola  1 di 9 - © Vito Giovannelli - Le opere riprodotte non corrispondono alle reali dimensioni delle matrici Tavola  2 di 9 - © Vito Giovannelli - Le opere riprodotte non corrispondono alle reali dimensioni delle matrici Tavola  3 di 9 - © Vito Giovannelli - Le opere riprodotte non corrispondono alle reali dimensioni delle matrici Tavola  4 di 9 - © Vito Giovannelli - Le opere riprodotte non corrispondono alle reali dimensioni delle matrici Tavola  5 di 9 - © Vito Giovannelli - Le opere riprodotte non corrispondono alle reali dimensioni delle matrici Tavola  6 di 9 - © Vito Giovannelli - Le opere riprodotte non corrispondono alle reali dimensioni delle matrici Tavola  7 di 9 - © Vito Giovannelli - Le opere riprodotte non corrispondono alle reali dimensioni delle matrici Tavola  8 di 9 - © Vito Giovannelli - Le opere riprodotte non corrispondono alle reali dimensioni delle matrici Tavola  9 di 9 - © Vito Giovannelli - Le opere riprodotte non corrispondono alle reali dimensioni delle matrici

 

Lo si può rilevare, in modo particolare,nella “palma” di Domenico Palma, nella “chiesa” di Carlo Chiesa e nei “cancelli”di Mira Cancelli, robusti nella costruzione, eleganti nella loro semplicità. Nei parlanti di Giovannelli le voci si alzano da più parti e si fondono in un coro polifonico di significati e rimandi tra lettering e immagini. Il nome del committente occupa la parte inferiore dell’ex libris. Da esso sorge e si impone l’immagine che quel nome trascrive nell’evidenza illustrativa. Il nome evoca l’immagine, quest’ultima risponde immediatamente al richiamo E come se le due componenti dell’ex libris si rispecchiassero e si riconoscessero a vicenda. Se è vero che l’ex libris è nato come sigillo di proprietà di un libro, la proprietà semantica del rimando nel significato immagine e nome del possessore di quel libro sembra dare vita al sigillo più eloquente.Come scrivemmo nel volume Ex libris – artisti italiani della seconda metà del ‘900, (Milano, Hoepli, 1989, ad vocem) gli ultimi decenni del nostro secolo sono stagioni particolarmente feconde per l’arte dell’ex libris e, dalla Pescara di Gabriele D’annunzio, che,con gli artisti del suo tempo,dette impulso a questa raffinata forma d’arte, Vito Giovannelli diffonde,senza soste,ex libris di indiscutibile qualità e di pregevole fattura.

 

Andrea Disertori – Anna M. Necchi Disertori

Edizione Accademia d’Abruzzo 1990